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Quando si parla di fotovoltaico a Bologna, una delle prime domande che viene in mente spesso è: “Ok, ma serve un permesso? Posso davvero installarlo sul mio tetto, oppure rischio problemi con la Soprintendenza?”.
La risposta, come spesso accade in Italia, è: dipende.
Bologna è una città con un’identità fortissima. Ha un centro storico compatto, ricco di palazzi antichi, tetti rossi, torri medievali e scorci che raccontano secoli di storia. E poi ci sono i colli, le zone panoramiche, le vie strette sotto i portici, le case addossate una all’altra. Tutto bello, certo. Ma tutto ciò significa anche che, in molte aree, l’installazione del fotovoltaico va pensata con più attenzione.
Questa guida serve esattamente a questo: capire come muoversi a Bologna senza sbagliare un colpo, anche se la tua casa si trova in una zona dove esistono vincoli paesaggistici.
Andiamo con calma: niente tecnicismi inutili, solo indicazioni chiare e molto pratiche.
Perché Bologna è un caso particolare
Rispetto ad altre città italiane, Bologna ha tre caratteristiche che influenzano fortemente le installazioni fotovoltaiche:
- un centro storico esteso, protetto e con visuali urbane da preservare
- i colli che circondano la città e che sono tutelati come paesaggio naturale
- una parte di periferia relativamente recente dove, invece, l’installazione è molto più semplice
Questo significa che non tutte le zone sono uguali.
In alcuni quartieri basta una Comunicazione di Inizio Lavori, in altri serve una vera e propria autorizzazione paesaggistica.
La buona notizia? Si può installare quasi ovunque.
La differenza sta in come lo si fa.
Dove si applicano davvero i vincoli paesaggistici a Bologna
Centro Storico
Qui il vincolo è molto forte.
Parliamo delle zone attorno a:
- Piazza Maggiore
- Via Zamboni
- Santo Stefano
- Mercato di Mezzo
- Strade sotto i portici più antichi
In questi punti, la priorità è non cambiare la percezione del tetto visto da strada.
La regola base della Soprintendenza è semplice:
Se non si vede, si può più facilmente autorizzare.
In pratica:
- sì ai pannelli non visibili dalla strada
- sì ai pannelli installati su corti interne
- sì ai pannelli a filo tetto e con colore coordinato
- no ai pannelli su falde rivolte verso vie principali o piazze monumentali
I Colli Bolognesi
Qui il vincolo è paesaggistico panoramico.
Non è tanto il colore delle tegole il problema, ma l’impatto su una visuale ampia.
Cosa chiede la Soprintendenza in collina:
- pannelli il meno inclinati possibile
- evitare strutture rialzate visibili da lontano
- preferire tettoie, fienili o edifici secondari, quando possibile
Periferie e zone residenziali recenti
Esempi: Borgo Panigale, Navile, Barca, San Donato, parte di San Lazzaro.
Qui la musica cambia completamente:
- pannelli installabili liberamente
- spesso basta una CILA (o nemmeno quella)
- nessun vincolo paesaggistico da superare
Se abiti in queste zone → sei molto fortunato: l’installazione è semplice e veloce.
Quali autorizzazioni servono
| Zona | Permesso richiesto | Chi lo rilascia | Tempi medi |
|---|---|---|---|
| Centro storico | Autorizzazione paesaggistica ordinaria + relazione estetica | Comune + Soprintendenza | 60–90 giorni |
| Colli e aree panoramiche | Autorizzazione paesaggistica semplificata | Comune | 30–45 giorni |
| Periferie non vincolate | Nessuna autorizzazione paesaggistica, solo comunicazione edilizia se prevista | Comune | 5–10 giorni |
Come progettare un impianto fotovoltaico che rispetta Bologna
Pannelli color rosso tegola
Sono la soluzione più consigliata nei tetti del centro storico.
Visivamente si mimetizzano con le coperture in laterizio, riducendo tantissimo l’impatto visivo.
Ottimo per:
- case con tetti in cotto
- falde esposte alla strada
- edifici in zone storiche di pregio
Pannelli antiriflesso + installazione a filo tetto
La Soprintendenza apprezza due cose:
- niente riflessi che “fanno effetto specchio”
- pannelli paralleli al tetto, senza rialzi
Se l’impianto è invisibile o quasi, la pratica si sblocca prima.
Tegole fotovoltaiche
Non sono la soluzione più economica, ma nei casi più “delicati” possono davvero fare la differenza.
Ideali quando:
- il tetto è piccolo e si vuole la minima visibilità
- l’edificio è vincolato a livello monumentale
- si deve rifare il tetto comunque
Se la tua casa è dentro i portici → questa è spesso la scelta vincente.
Come evitare contestazioni (i “no” classici della Soprintendenza)
Evita assolutamente:
- montaggi su strutture rialzate tipo cavalletti
- pannelli inclinati in modo diverso dalla falda
- campiture di pannelli che staccano troppo come colore
- installazioni che si vedono da una piazza o dal portico
Un trucco che fa sempre la differenza:
Presentare un render fotografico realistico già in fase di richiesta.
Quando vedono come verrà, è molto più semplice far approvare il progetto.
Procedura passo per passo
- Verifica se l’edificio è in zona vincolata
- Sopralluogo tecnico con valutazione visibilità
- Scelta del tipo di pannelli in base alla zona
- Creazione del render prima/dopo
- Preparazione della relazione paesaggistica
- Presentazione autorizzazione o comunicazione edilizia
- Installazione e collaudo
Se qualcuno ti dice che “si può fare senza autorizzazione” → fai molta attenzione.
Meglio perdere 10 giorni in più, che rischiare una richiesta di rimozione tra 2 anni.

Tre casi ipotetici a Bologna
Via San Felice
Palazzina con corte interna → i pannelli non sono visibili dalla strada.
Autorizzazione semplificata → potrebbe essere approvata in 30 giorni.
Colli verso Casaglia
Villetta con tetto esposto verso valle.
Pannelli fotovoltaici rossi inclinati basso profilo → impatto minimo → autorizzazione ottenibile in 30/40 giorni.
Via Castiglione (zona molto delicata)
Edificio storico, visibilità dalla strada → scelte tegole fotovoltaiche integrate o pannelli fotovoltaici rossi.
In questo caso l’utorizzazione è ottenibile in 60/90 giorni.
Come possiamo aiutarti concretamente
Con Duowatt ci occupiamo noi di:
- Verifica vincoli in 24 ore
- Scelta pannelli esteticamente adeguati (anche rosso tegola)
- Gestione completa delle pratiche fino all’installazione
Tu devi solo decidere dove vuoi l’impianto.
Domande frequenti
Sì, spesso sì.
La condizione è che non siano visibili dalla strada. Corti interne = via libera molto più facile.
Se la visibilità è bassa, l’autorizzazione è molto più rapida.
Ottima scelta.
Installare su edifici secondari semplifica tantissimo la procedura.
Sì, certo.
L’importante è che l’impianto sia regolare dal punto di vista urbanistico.
